sabato 27 ottobre 2007

Il silenzio della sinistra sulla scuola

Senago , 23/10/2007
IL SILENZIO DELLA SINISTRA SULLA SCUOLA
di Carlo Avossa caricamento di lucien da retescuole.net

All'indomani della manifestazione nazionale del 20 ottobre per un welfare più umano e contro il precariato, le ragioni della scuola sono rimaste del tutto in ombra.
Gli organizzatori hanno dimenticato, nella formulazione della "piattaforma", la scuola, come se essa non facesse (anche) parte del welfare.
Nonostante la buona volontà di molti studenti, genitori ed insegnanti, che hanno aderito alla manifestazione per far emergere anche nella piazza di Roma il malessere profondo che la scuola attraversa, la scuola veramente pubblica, quella dello Stato, non è emersa per nulla, tra le ragioni della manifestazione.
I commenti più ricorrenti, nella stampa del giorno dopo, sono stati tutti attorno alla "cosa rossa", ai partiti politici (ma la manifstazione non era stata organizzata da quotidiani e riviste?), che hanno partecipato all'iniziativa. 
Forse hanno avuto ragione quelli che non ci sono andati, o forse no.
Non è importante questo.
E' importante il fatto che la scuola è ignorata, dimenticata, tralasciata anche dalla sinistra.
Purtroppo sembra che nessuno abbia capito, nemmeno a sinistra, che se si vuole "far ripartire" l'Italia, (come sosteneva uno slogan della campagna elettorale dell'Unione), bisogna investire sulla scuola, non disinvestire.
E questo è ciò che fanno Prodi e Fioroni, appoggiati, in un silenzio complice o imbarazzato, da tutti i partiti della loro eterogenea maggioranza.

Di che cosa ha bisogno la sinistra italiana per accorgersi di quello che sta succedendo nella scuola?
Di qualche omicidio, di qualche stupro?
Di scuola si parla poco e male, solo quando la cronaca offre morbosi argomenti con cui vendere tante copie di giornali o fare tanti talk show in televisione.
Altrimenti è silenzio.
Anche a sinistra!

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